Al Binario 21
C’Era un bambino con le
scarpe bianche
Mentre lo caricavano
sul treno
Una scarpa bianca si
slaccio
Non voleva partire.
Durante il viaggio
Che attraversò l’Europa
Non vide mai le stelle
Né panorami mozzafiato,
Solo qualche albero
solitario
Che sembrava piangere
anche di notte.
Vedeva solo gli occhi
disperati di sua madre
Corpi accalcati in
cerca di un respiro.
Poi un giorno il treno
si fermò
Forse nel suo cuore
sapeva
Che l’arrivo era la
fine
Per questo non voleva
partire.
Quel Bambino, non vide
più nulla
Non ricordò più nulla
Non sognò più nulla.
Ma ad Auschwitz
Ancora oggi in una
stanza
C’è una scarpa bianca
Che aspetta che
qualcuno
Vada ad allacciarla.
Su quella scarpa bianca
Persino la ruggine
Si trattiene e non osa
Corrodere quel gesto di
memoria
Quel gesto di speranza
Quel viaggio a ritroso
Che il bambino sognava
Da Auschwitz al Binario
21.
***
Auschwitz/Milano,
27/1/2012
* dal Libro "Lampi
di verità" I Quaderni del Bardo Edizioni, 2017 pag. 28 (Lecce) Opera sotto la cover del libro di Ennio Bencini
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