Nella primavera del
1961 Hannah Arendt viene inviata dal settimanale «New Yorker» a seguire il
processo ad Adolf Eichmann, il gerarca nazista rifugiato nel 1945 in Argentina,
rapito dal Mossad nel 1960, processato per genocidio l'anno successivo e
condannato a morte per impiccagione nel 1962. In quella circostanza Arendt
diviene amica di Leni Yahil, storica di origine tedesca e studiosa della Shoah.
Inizia così una corrispondenza che alterna questioni personali, filosofiche e
politiche. Nel 1963, dopo la pubblicazione degli articoli sul processo
Eichmann, riuniti poi nel volume «La banalità del male», il rapporto tra le due
donne si interrompe bruscamente. Nella più controversa delle sue opere, Arendt
sostiene che il male perpetrato da Eichmann sia da attribuire a una completa
inconsapevolezza sul significato delle proprie azioni e solleva il tema della
responsabilità dei capi delle comunità ebraiche nell'aver agevolato la politica
di sterminio nazista. Il tentativo di Yahil di far rivivere la corrispondenza
con Hannah Arendt otto anni più tardi è destinato a fallire. L'amicizia tra le
due donne non riesce a reggere la polemica suscitata dal processo e dal libro.
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PER INFORMAZIONI ECCO LA MAIL PER COMUNICARE FORMALMENTE CON PRESIDENTE DR. GRAZIA PISCOPO
piscopo.grazia@libero.it
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mercoledì 27 dicembre 2017
giovedì 21 dicembre 2017
AUGURI DI BUONE FESTIVITA' A TUTTI VOI DA THORAH!!!!
Carissimi
è il primo Natale che
trascorriamo assieme.
Alcuni sono entrati di
recente in Thorah, altri hanno consolidato pregressi rapporti. Ci auguriamo che la nostra associazione cresca ogni giorno di più e che ci porti a ottenere
nuovi e più grandi successi sempre nella LUCE. In foto amici e sodali di Thorah che ieri da Vita di Sergio Valentini a Lecce (splendido luogo per le nostre future iniziative) hanno con noi scelto di scambiarsi gli auguri anche nel segno di Melegatti (nostro dolce compagno di queste festività e che abbiamo deciso di sostenere con più forza)
Un abbraccio a tutti
Il Presidente
Grazia Piscopo
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